Gioca Giuè

Il blog di videogiuochi che non stavate aspettando altro

La tanto attesa conclusione

B’lands è un giuoco che ti fai due palle così.
L’hype di giuocarci con simpamici c’è perché c’è, ma non dura il dovuto. Il divertimento di equipaggiarsi meglio che puoi e di salire di livello è meno interessante del dovuto. La grafica è carina (ma io sono frocio del cel-shading quindi non faccio testo) ma è anonima e ripetitiva. La trama bah.
Risultato: se non avete una minchia da fare e anche degli amici nella vostra condizione, prendetelo usato o da internet a prezzi degni (tipo massimo 20€), sennò continuate pure a giocare cogli unicorni robot.

Ma il gioco de che se tratt?

Un culo

Per gli abituè dei MMORPG, la formula è semplicissima: vai in giro e ammazza quanta più gente possibile e completa quante più quest possibile, per ottenere il miglior equipaggiamento possibile, segnalato dai classici codici di colore introdotti da World of Warcraft o forse pure prima ma non ricordo e non mi va di controllare.
Quindi ecco cazzo che ho droppato il fucilone viola che è meglio di quello blé che è megli’ancora di quello verde, per non parlare di quelle merde bianche.
Peccato però che l’equilibrio e l’ingarellamento del tutto sono gestiti di merda. In WoW, prima di droppare un oggetto viola, ne dovevi mangiare di grissini! Mica uscivano dal terreno! Invece in B’lands ogni due passi c’è un’arma più fica di quella che possiedi, e quindi non ti affezioni mai a nulla e il trovare cose nuove non viene mai festeggiato da festose salve di peti come dovrebbe essere in questo tipo di giuochi.
Il tutto condito dall’anonimità di suddette armi e delle location, tutte marroni post-atomiche e genericamente brutte (sottolineo come se ce ne fosse bisogno: la cosa andava bene in Fallout 3 che era contestualizzato e importante per l’atmosfera, ma mò non è che qualsiasi gioco deve essere uguale e che cazzo!).

Cazzeggio free style

Però Filippotto è più basso

Prendi tre amici possessori del gioco, possibilmente stupidi quanto o più di te. Loggate in Borderlands e iniziate a cazzeggiare e a creare situazioni al limite dell’assurdo per il solo fatto che siete stupidi e il gioco vi permette (o non lo fa) determinate cose.
Quindi ecco la simpa gag di prendere gli automezzi e lasciare qualcuno a piedi che smadonnerà dovendo correre per ore lungo le labirintiache strade sterrate di Pandora venendo aggredito da qualsiasi cane mutante si trovi lungo il percorso. O ecco la simpa gag dei malvagissimi bambini pelati che tanto somigliano al nostro amico Filippotto. O ecco la simpa gag di lasciare la guida del veicolo in mezzo a duemila nemici, lasciando in loro balìa l’amico che stava alla torretta, che provvederà a ringraziarvi a suon di blasfemìe. Cose così, che a raccontarle sono tristissime, ma a giocarle con le persone giuste, non si smette mai di ridere mattamente.

Single male, multiplayer bene

Premetto che in single non ci ho giocato perché non ne ho mai avuto lo stimolo. Ma visto che il multi è uguale al singolo solo che con fino a quattro pupazzi comandati da simpatici amici o simpatici sconosciuti, non mi pare una carenza carente nello scrivere questa recensione.

Un tipico proplayer

Borderlands non offre spunti interessanti di trama, e nemmeno cose che non siano cliché già ben sputtanati del genere cyber-post-atomico-western, il sistema di combattimento è in perfetto stile farmer da MMORPG, le quest sono di raccolta (ammazza N maialini, recupera X minerali). Quindi l’interesse nel giocarlo in single è molto limitato.

In multiplayer invece dà il suo meglio, ma solo se giocato con amici.
Perché gli sconosciuti trovati online sono gente male. Loro vogliono giocare solo da proplayer demmerda quali sono e quindi corrono sparano ammazzano raccolgono i drop e le ricompense e poi si scollegano quando non gli servi più per sconfiggere il tale boss e ti lasciano triste e depresso come quando scopri che una donna ti ha usato e abusato (vè?).

One Piece ovvero ‘na cosa simile

E insomma, si comincia che questi quattro ragazzi, che poi non sono altro che i quattro personaggi selezionabili, vanno sul pianeta Pandora (fortunatamente privo di puffi) a cercare lo One Piece il tesoro cazzutissimo di cui non ricordo il nome.
Si mettono alla ricerca e succedono un sacco di cose trascurabili, perché i punti di forza del gioco non sono nella trama.


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