Gioca Giuè

Il blog di videogiuochi che non stavate aspettando altro

Parolacce! Sputi! Violenza!

IO interactive significa giochi violenti con IA ritardata, come nel già acclamato Hitman.

Ecco perché dopo il gioco più calvo dell’estate (ah ah ah!) ho voluto provare questo simpatico sparatutto in terza persona che prende il nome dai suoi protagonisti: Kane, mercenario col cerotto e Lynch, tipo pazzo e semicalvo con la voce da ciccione dei doppiatori italiani degli anime – dai, avete capito quale.

Uno è duro e spietato, l’altro è un pazzo psicopatico.

La storia è fichissima, sentite qua.

Kane, il personaggio da voi controllato, è un mercenario che, dopo 4 anni in prigione, sta per scontare la sua condanna a morte. Durante il suo trasporto viene liberato da Lynch, un altro prigioniero e da un gruppo di esaltati col passamontagna e il mitra che, dopo aver inscenato una sparatoria con poliziotti e SWAT, lo porta al sicuro.

Al sicuro manco per il cazzo, perché in realtà lo portano al cospetto di un gruppo di sette poco di buono (chiamati I Sette. eh, lo so.) che gli dicono papale papale che hanno rapito moglie e figlia a Kane e che se lui non riconsegna “la merce” gli rispediscono le due squinzie in buste per il vomito.

Qua parte la prima cazzatona della trama: Kane non si preoccupa neanche di capire se è vero, tipo fare una telefonata, farsi portare da loro, eccetera. No! Appena sa che può tornare a sparare alla gente, non se lo fa dire due volte e dice OK, BELLA PER ME! e parte alla gran carica. Il tutto mentre – che lui sappia, e noi con lui – le due donne potrebbero benissimo stare in pantofole a casa a guardare Desperate Housewives in compagnia del giardiniere e di una vaschetta di Carte d’Or triplo cioccolato. Ma non divaghiamo.

I Sette affidano Kane a Lynch, l’altro prigioniero calvo e con gli occhiali, che ogni volta dovrà fare una telefonata ai capi per dir loro che è tutto a posto. Niente telefonata o telefonata cattiva significano morte a palate per la famiglia.

Ecco che arriviamo al secondo punto demenziale della trama. Kane sa dov’è nascosta “la merce”: orchestra una grandiosa rapina in banca… per rubare la sua stessa roba. Come lo stesso scassinatore (l’unico npc con un minimo di sale in zucca) gli fa notare, la mossa è talmente idiota da far sembrare interessante una puntata di Scommettiamo Che.

Se qualsiasi cosa tu faccia è peggio di un programma condotto da Fabrizio Frizzi, è ora che tu cambi lavoro.

Seguitemi perché non è per niente difficile.

Kane è in prigione da 4 anni e sta per andare a farsi fottere nel braccio della morte. Notare che in 4 anni nessuno chiede niente a Kane.

Il giorno stesso della sua esecuzione, con un’operazione che costa un massacro di poliziotti e di camorristi, fanno evadere Kane per chiedergli di tirare fuori della roba che era nella sua stessa banca. Ora, che ci voleva a far entrare qualcuno in prigione, estorcere a Kane con la minaccia del rapimento una confessione su dove si trova la merce, e far chiedere a Kane al suo avvocato di prendere la roba in banca?

“Ma così non ci sarebbe il videogioco!” mi direte voi cari pezzi di legno.

Be’, non è detto: poteva essere un videogioco in cui voi siete in prigione e dovete incularvi i nuovi arrivati, costringendoli a canticchiare “ero il frocetto del mio cuginetto“; rubare il pranzo, spaccare le tibie ai negri se invadono il vostro settore di cortile e alimentare un giro di sigarette con l’aiuto delle guardie. Potevate fare tornei di sassate o fomentare risse in mensa. Ci sarebbe stato un intermezzo in cui arrivavano i Sette a dirvi “dicci dov’è la roba o ti spacchiamo la famiglia”, con tanto di risposta di Kane “fate pure, LOL“, che tanto sarebbe morto di lì a poco. E poi di nuovo a picchiare cinesi. Vi sembra brutto?

Tornando a noi, ecco la terza svolta decisamente folle della trama: la delicata operazione di recupero della merce viene affidata sì a Kane, che sa dove si trova ed è più duro del centro dei kiwi, ma l’uomo che deve tenere sotto controllo Kane, Lynch, è uno psicopatico che perde il controllo e AMMAZZA QUALSIASI COSA SI MUOVA. Quindi o i Sette sono diventati capi di un impero criminale trovandolo nelle patatine, o hanno un pessimo project manager e non lo sanno. Inoltre Lynch spesso è l’idiota della situazione: quando stanno sparando a qualcuno, lui corre per prendersi tutti i proiettili, a meno che non stiano sparando a Kane: a quel punto comincia ad accusare i dolori mestruali e lascia che vi crivellino di siluri.

A quel punto le geniali idee di Kane, Lynch, i Sette e chi più ne ha più ne metta si spiegano. C’è da fare uno scambio con un boss mafioso? Rapiamo la figlia nella sua discoteca e speriamo che uscendo non ci sparino troppo, LOL! Dobbiamo prendere un appuntamento? Facciamolo in un posto dove i cecchini possono spararci da letteralmente qualsiasi punto!

Per cui, cari signori che tanto vi scappellate a parlare di trama e personaggi caratterizzatissimi, penso che la trama di un qualsiasi episodio dell’A-team possa dar la merda a Kane & Lynch quanto a intelligenza, coerenza, e via dicendo.

Per il resto che dire:

– il sistema di mira è fatto così male che a volte sembra di star giocando a Silent Scope IN SALA GIOCHI, quello col fucile da cecchino montato su un trespolo.

– la grafica è semi-decente, ma io come al solito gioco coi dettagli al minimo, quindi no, fa schifo

– il doppiaggio alla versione italiana ricorda i doppiatori dei Pokèmon

– l’AI degli npc (a parte lo scassinatore che dice cose sensate) è peggiore di quella delle tartarughe di Super Mario Land.

E questo dopo solo un giorno di gioco!

Giuro che succede davvero.

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