Gioca Giuè

Il blog di videogiuochi che non stavate aspettando altro

QUALCUNO ancora ci crede. Alla bonta’ delle persone, allo spirito di amicizia e fratellanza che ci unisce tutti, a noi Italiani, noi popolo delle partite IVA e di campionato, ma che hai visto che golle je ha fatto er gapitano? Dicevamo, qualcuno ancora crede ai valori della famiglia, nu piatte e maccarune, fondamentale la nuora, qualcuno ancora crede che sia importante farti vedere come muore un Italiano, qualcuno ancora si chiede che male c’e’ a fare un inchino davanti al Giglio mentre si festeggia con le moldave scaricate da internet. Qualcuno ancora si chiede perche’ in un mondo di Micheli Serre e Massimi Gramellinii non ci sia spazio per un umile Andrea Pasini che ha guadagnato col sudore della fronte e il duro lavoro l’eredita’ del salumificio di famiglia. Qualcuno ancora vuole cantare a squarciagola l’inno d’Italia, questo Grande Paese in cui anche i piu’ piccoli sviluppatori possono, o dovrebbero potere avere i loro 15 minuti di fama se solo l’algoritmo dello store di Steam fosse realmente democratico… e allora io voto Salvini!

Qualcuno ancora crede a tutto questo, e qualcuno ancora crede a Gioca Giue’.

E io sono qui per dirvi tenete duro, porteremo a casa i nostri ragazzi, quei pescatori se la sono cercata! Continuiamo a lottare assieme a voi e per voi e anche, eventualmente, contro di voi.

Sapete, il mondo dei videogiochi e’ sempre piu’ complesso. Non parlo soltanto della jihad tra Epic e Valve, della quale peraltro importa soltanto a Copons e a un altro nutrito gruppo di disoccupati nomadi digitali che passano la giornata a commentare le notizie sui siti internet nel telefonino. Peraltro forse voi non sapete, ma Copons si e’ riprodotto e ha chiamato la figlia MOE ZELDA KATSURAGI, giuro che sta cosi’ tutto maiuscolo sulla carta di identita’ e questo vi dovrebbe far capire che tipo di persona paga DI TASCA PROPRIA per l’hosting di questo sito, e che rilevanza abbiano le sue opinioni.

Dicevo, parlo dell’essenza stessa del videogioco: possiamo parlare di un continuum tra Pong (1975) e Half Life Alyx (2020?!?!), in cui ogni anno abbiamo visto una evoluzione lineare nella qualita’ grafica, nella complessita’ del design, nella intelligenza artificiale della CPU? O dobbiamo forse rifarci alla genetica e alla biologia evolutiva, rivalutando la teoria degli equilibri puntiformi di Eldredge e Gould, e al fondamentale contributo di Motoo Kimura sulla selezione neutrale per capire che nel tempo il videogioco come medium e come prodotto si e’ evoluto a cazzo de cane? No.

Quel che mi preme dire e’ che se voi guardate il 1998 sono usciti:
– Half Life
– Baldur’s Gate
– Starcraft
– Grim Fandango
– Thief
– Unreal
– Ocarina of Time
– Metal Gear Solid

Ecc. insomma vere e proprie pietre migliari del gaming in generale e in particolare miglioramenti sulla grafica e sul sonoro che non si vedevano da almeno un anno.

Se compariamo con il 1997, che e’ il YOTY (Year of the year) di tutti gli anni ’90, sono usciti:
– Mario 64
– Ultima Online


E direi che posso fermarmi qui, perche’ gia’ mi sono rotto i coglioni. In altre parole: in un anno il GAMING come fenomeno proprio concettuale e tecnico e industriale e’ diventato una cosa completamente diversa, e’ diventato cinema, arte, cultura e intrattenimento invece che pura e semplice vessazione e/o fonte di divorzi/affido dei figli ai servizi sociali (nota questo fenomeno si ripetera’ nel 2004, invertendo pero’ la tendenza: anno in cui escono World of Warcraft (servizi sociali) e Half Life 2 (vessazione, almeno per il doppiaggio italiano affidato a una serie di nomadi non molto digitali di stanza presso il parcheggio del Lidl di Brescia Campo Grande e per il design completamente anti-intuitivo: dove devo andare? BOH)).

E noi di Gioca Giue’, cari lettori, non riusciamo a stare al passo.

Certo, se siete ricchi sfondati come Gems e Pipboy, o padroneggiate alla perfezione l’arte del taccheggio come Kid Icarus, sicuramente vi sarete acchittati dayone tutti i titoli tripla A di questo mondo. Sicuramente avrete gia’ giocato a The Witcher 4 con tutti i DLC e prima ancora che io abbia voglia di vedere un trailer su youtube avrete detto SCAFFALE! Sicuramente vi sarete gia’ prenotati una console che fa rima con una squadra giallablu di serie B.

Ma se invece siete come il resto della redazione di Gioca Giue’, che e’ il PAESE REALE, allora avrete un backlog medio di 140 giochi su Steam, avrete poco tempo, poca voglia, poco cervello per star dietro all’ennesimo gioco di Kojima, un Bartolini Simulator in cui uno dei Boondock Saints porta i pacchi da un lato all’altro della provincia di Brescia e li riporta in filiale senza nemmeno citofonare dicendo che il destinatario non era reperibile. Come se fa?

Come si fa a capire i videogiochi di oggi, tipo PUBG o FORTNITE? Uno come me, che sono un vecchio di merda quasi quanto nellano, gia’ faceva fatica a capire la gente che si comprava i cappelli su team fortress 2, figuriamoci I BALLETTI DI FORTNITE?

Come si fa a capire, come dice il caro Pikkiomania, che ormai i giochi non devono essere DIVERTENTI ma devono pure essere BELLI e possibilmente ESPERIENZIALI?

Tutto questo comunque e’ a titolo personale: io ho fatto un sacco di ore sui giochi del telefonino, in particolare canasta e solitario, ma non ho piu’ tempo nemmeno di lavorare, figuriamoci se ho tempo di giocare ai videogiochi quelli in cui ti devi mettere seduto!


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