
Io i giappanesi li amo, ma li amo tanto eh. Come un figlio down. Cioè, magari a saperlo prima uno si faceva una sega, però poi nasce ed è bello lo stesso.
E li amo non tanto per il sushi o per l’hentai, come tutte le persone normali, no io li amo per il loro nonsense. Perché a loro il nonsense gli scorre nelle vene proprio, è intrinseco della loro natura e riescono a infilarlo anche dove la logica dovrebbe regnare sovrana.
La serie Ace Attorney per Nintendo DS (protagonisti, di volta in volta, gli avvocati difensori Phoenix Wright e Apollo Justice e il pubblico ministero Miles Edgeworth) contiene tutto quello che ho detto prima e nonostante ciò è anche gioiosissimo da giocare.
E come funziona il tutto?
Si vestono i panni dell’avvocato protagonista dell’episodio, si indaga un po’ sul caso e poi si va in tribunale a inculare le testimonianze farlocche dei testimoni urlando OBIEZIONE oppure UN ATTIMO. Cioè, si può premere il relativo tasto, ma anche urlare quelle parole nel microfono, che tanto quando sei al cesso con la tua console portatile, chi vuoi che ti senta. Si presentano prove, si porta avanti la propria linea difensiva, e si risolvono i casi con la logica e con il pensiero laterale come le vecchie care avventure punta e clicca ci hanno insegnato.
Però il tutto è nonsense, per le situazioni e per i personaggi che costellano il simpa universo di Ace Attorney. Ed è proprio di loro che vorrei parlare, tralasciando tutto il resto (alla fine vi consiglio di giocare a tutti gli episodi, che tanto a scaricarli e metterli su una scheda piratante non vi costa un cazzo).
[Il seguito dopo il break, che è un sacco lungo…]
PS
Curiosità!
Sapete che nello splendido spin-off picchiaduro Tatsunoko Vs Capcom doveva esserci anche Phoenix Wright?
Solo che alla fine l’hanno escluso perché il suo colpo speciale doveva essere il balloon con scritto OBIEZIONE! che spacca tutto e vinci easy.
Ma si sono accorti che una volta localizzato il gioco, la dimensione della scritta sarebbe variata da 4 a 10 caratteri, e quindi sarebbe stata troppo grossa e impossibile da evitare!
MATTI MATTI MATTI questi giappanesi!
[E ora… il break!]
Miles Edgeworth

Edgy è un amico d’infanzia di Phoenix Wright e il pubblico ministero più sgravato di tuuuuuuuutto il tribunale. Parla tipo Shakespeare e si veste come un coglione, però c’ha sempre ragione perché è fico. Tranne quando è l’avversario di Phoenix Wright che essendo il protagonista vince sempre. Nell’episodio a lui dedicato Phoenix Wright non c’è, quindi vince sempre e basta.
Caratteristica powah: il dito accusatorio, tipico della sua personalità fin da quando è stato partorito.
Winston Payne

Il tristo Winston è il PM di tutti i primi casi, perché è tristo e perde sempre.
Però non si da mai per vinto.
I suoi capelli, nei flashback di gioventù, sono un sacco lunghi e fluenti, però poi li perde tipo per lo stress di venire babbato da tutti gli avvocati difensori che entrano in aula.
Io mi sento un sacco vicino a Winston perché secondo me prima o poi gli daranno uno spin-off tutto per lui e io sarò contento e potrò dire a tutti: “Io ve l’avevo detto”.
Franziska Von Karma

Praticamente non è maggiorenne però è già la più coatta di tutti i PM del mondo.
Usa la sua frusta a buffo contro tutti, perché fa sesso.
Quando entri in aula ti fanno sempre la perquisa ma a lei la frusta gliela lasciano sempre perché è giusto così e poi fa sesso.
Ok, è minorenne e questo dovrebbe farmi sentire un maniaco. Ma vaffanculo sto giocando un legal su DS, lo so bene che sono un maniaco.
Il Giudice

A prima vista l’unica persona normale del simpa universo di Ace Attorney, ci si accorge presto che questo allegro vecchietto affetto da Alzheimer è forte solo a smartellare il suo martello per darsi un tono.
Da giovane aveva anche lui un sacco di capelli, ed è triste per la loro prematura scomparsa, quindi affigge nei corridoi del tribunale dei poster con il suo volto severo e la frase: “Ogni battito del mio martello è un piccolo passo verso la soluzione del caso e un grande passo verso la mia calvizie”.
Giuro.
Sal Manella

Oh, io Sal Manella non ricordo assolutamente che cazzo fa, però è inquietante.
Tipico otaku giappanese, il nostro Sal può vantare un nome fantastico, un asciugamano sulle spalle e la lingua di fuori, per non parlare dei tipici occhiali di chi la vista l’ha buttata via a forza di seghe.
Fan della grandiosa serie TV “The Steel Samurai: Warrior of Neo Olde Tokyo”, ma d’altra parte chi non lo sarebbe? E infatti pure l’insospettabile Miles Edgeworth lo è.
Redd White

Un classico del giappone è che se sei ricco allora ti vesti di gioielli.
Al nostro Redd però non basta indossare gioielli qualsiasi, no. Lui indossa diamanti. Spille, bottoni, gemelli, cravatta, tirapugni. Tutto è di diamanti. E flashano un casino, in culo ai giocatori che soffrono di epilessia, che quelli farebbero meglio a leggersi un buon libro di Grisham.
Steel Samurai

Noi del mondo reale ci piace Lost (a me no, perché sono bastian contrario), ma nel simpa universo di Ace Attorney, tutti amano il Samurai d’Acciaio, perché è onestamente una ficata.
C’è questo samurai del futuro che quindi è anche un cyborg, che deve combattere l’Evil Magistrate, forse comunista, come fosse un novello Berlusconi, e tra i vari coprotagonisti la serie può vantare personaggi di spicco come la Pink Warrior e il Nickel Samurai, perché the fun never stops!
Ah e mi sò ricordato ora: Sal Manella era lo sceneggiatore di Steel Samurai, quindi alla fine esce fuori che è un figo esagerato, tipo Damon Lindelof, per dire, ma senza il voler mettere a tutti i costi personaggi brutti come Jack e Kate, ma solo quelli fichi tipo Hurley e Sawyer.
Dahlia Hawthorne

La fiamma di gioventù di Phoenix Wright. Gliela fa annusare una cifra, ma di scopare non se ne parla.
Gira per l’università vestita proprio come la vedete nell’immagine a sinistra e questo la fa coprire di ridicolo da tutti tranne Phoenix che però è giustificato perché voleva il pelo.
Dicono che è stata pure fotografata per PIM PUM PAM, pensate.
Jean Armstrong

La grande realtà dei fatti che ci comunicano i giapponesi è che se sei francese e cuoco, per forza di cose sei anche frocio. E muscoloso, e ti metti una rosa rossa sul petto.
Io però i capelli, i baffetti e il pizzetto di Jean Armstrong glieli invidio un casino anche se non avrei le palle di usare i bigodini ogni mattina.
Strano a dirsi, non ha peli sulle braccia, però secondo me si depila e sul petto c’ha del fogliame altro che peluria.
Larry Butz

Oh, questo è un must della serie: il pasticcione Larry Butz, amico d’infanzia di Miles e di Phoenix.
Praticamente è presente su qualsiasi scena del crimine, perché lui è pasticcione e quindi alla fine nessuno lo sospetta mai.
Io però so da fonti certe che vaffanculo una è un caso, due è una coincidenza, ma da tre a infinito sei te l’assassino, cristo iddio!
Chiaramente essendo un pasticcione, non ha manco un lavoro fisso, quindi a seconda della stagione fa il pittore, quello che ti chiede soldi in prestito e poi scompare, oppure come nell’immagine, il venditore di hot dog vestito da non si sa che.
Sbirrotto (Blue Badger)

Ispirato dalla mascotte della polizia di Tokyo (che è una cosa mezza Astroboy e mezza Topolino, però blu) e disegnato dal detective Dick Gumshoe, Sbirrotto (occhio a non sbagliare tasto tra I e O) è il top personaggio del simpa universo di Phoenix Wright.
Balla sempre perché deve scuotere gli animi dei criminali, però balla che ti riballa dopo un po’ vorresti solo sparargli a bruciapelo per far cessare le sue sofferenze.
Mike Meekins

Meet Mike Meekins: insomma, questo qua va in giro col megafono perché giustamente una pistola non gliela danno sennò potrebbe iniziare a sparare a buffo sulla folla per quanto è maldestro. Solo che un megafono a suo modo può fare più danni di una pistola e d’altra parte anche il vecchio detto lo dice: ne ferisce più il megafono che la pistola. Quindi fate a fidarvi.
Dopo essere stato sospettato, incriminato, scagionato e in generale aver detto solo stronzate sul banco dei testimoni, il maldestro Meekins è stato degradato a fare il cosplayer di Sbirrotto per il parco giochi gestito dalla polizia.
Perché in Giappone la polizia c’ha talmente tanti soldi e poca voglia di combattere la Yakuza che alla fine è una mafia simpa non come da noi, che costruisce i parchi giochi così la gente è contenta.
Wendy Oldbag

La cara dolce vecchietta Wendy Oldbag è forse il miglior personaggio mai partorito da giappanese.
Prima è una guardia giurata, poi sempre una guardia giurata, poi fa compagnia a Mike Meekins nei panni di Sbirrotta (Pink Badger) nel parco giochi della polizia.
In generale odia le donne più belle di lei, quindi tutte, e anche gli uomini poco gentili come Phoenix mentre ama gli affascinanti galantuomini come Miles.
E li ama talmente tanto che li stalka: sì, proprio il reato che va tanto di moda oggidì.
E poi parla una cifra, perché è vecchia e si chiama Vecchiaborsa, quindi di cose da dire ce n’ha un sacco, tipo sul suo defunto marito che a questo punto io parlerei di suicidio ma vabbè.
Quindi alla fine, sapete cosa? Comprate un qualsiasi gioco della simpa serie Ace Attorney PORCO CANE! (Magari cominciate dal primo, così giusto per avere una continuity sulla trama, nel caso vi fregasse qualcosa.)