Gioca Giuè

Il blog di videogiuochi che non stavate aspettando altro

Sapevo di aver usato poco concime per la Stella.

E’ un mese e mezzo che non tocco videogiochi o quasi. Cioè bagno le piante di Plants vs Zombies, sì, lo faccio praticamente ogni giorno. Ma niente sortite per una PSP o un DS per sbomballarmi di rpg giapponesi o platform 2D. Non riesco manco a fare la mia partita settimanale a Sonic The Hedgehog sull’emulatore. Vi pare vita, questa? E quindi, manco fossi Franco Battaglia che parla di Chernobyl, me ne esco con una dichiarazione solenne e spartiacque: gli hardcore gamer che conoscono tutti i segreti e che noi ammiriamo segretamente guardando i loro video su youtube o non esistono o sono tutti bots. E’ così, vi dico, lo so per certo.

Ecco le prove a sostegno della mia tesi:

Punto 1: L’altro ieri1 in treno c’erano due studenti delle superiori, massimo 15 anni, grassocci e con gli occhiali spessi, quindi gente con tempo da perdere con un futuro da ingegneri o da collezionisti di dakimakura. O ingegneri progettisti di dakimakura.

I cuscini, a differenza delle bambole, offrono amore.

Insomma, dopo aver fallito nel porre ad una coetanea il vecchio problema dei 2 padri e 2 figli che devono spartirsi 3 mele perchè il più grassoccio dei due continuava ad iniziare in questo modo: “Ci sono 4 persone…” e l’amica proprio non poteva farcela senza ricorrere ai numeri immaginari, questi piccoli geni si son messi a parlare di Fallout 3:

-“Oggi non posso venire, DEVO2 giocare a Fallout.”

-“Quale Fallout? New Vegas?”

-“No, il 3.”

-“Dove sei arrivato?”

-“Praticamente non ho neanche iniziato, è troppo difficile.”

-“E’ vero, ma io ho un amico che lo finisce in un’ora.”

-“Un’ora?”

-“Si, basta saltare tutte le missioni secondarie.”

La coetanea, nel frattempo, limonava giustamente con uno smilzo emo dallo sguardo bovino che di sicuro aveva già il motorino e io credo che lei, in cuor suo, stava pensando quello che pensavo io: “Col cazzo puoi finire Fallout 3 in un’ora anche saltando le quest secondarie: e il levelling up minimo per non schiattare al primo supermutante corazzato? E tirar giù i tizi con l’armatura grossa dell’Enclave senza un fucile al plasma decente e un’abilità almeno a 60, come si fa? E farsi alla svelta centinaia di obbligatori km virtuali a piedi?”.

La coetanea limonava duro e io capivo che aveva i miei stessi dubbi: quell’hardcore gamer non esisteva o se esisteva, non era umano.

Punto 2: Entri da Gamestop e ti mollano 4 giochi per 10 euro. Da Blockbuster 5 per 8 e ti fanno fare anche una sveltina con la commessa con meno luce negli occhi tra quelle disponibili del lotto. Una mattina sono uscito da un Mediaworld con 10 giochi, una fidanzata rumena nuova di pacca e abbiamo pure mangiato primo, secondo e contorno, in totale 7 euro bibite escluse. Ma poi, mentre uscivo, mi si è avvicinato un commesso che mi sussurra timidamente che all’ultimo momento hanno deciso che le includevano, le bibite, e mi allunga 7 euro di rimborso.

-“Grazie!” ho detto, imbarazzato.

-“Mulțam!” m’ha fatto eco Iasmina.

Torno a casa che il mio pc ha appena finito di scaricarne altri 4. Ho due dozzine di nuovi giochi, compresi quei simpatici freeware dal sapore nostalgico che trovo in rete settimanalmente e quell’altra manciata di titoli che avevo lì da un po’ e che dovevo cominciare. E mo’? Che me ne faccio di tutto questo potenziale ludico? Posso finire Resident Evil 5 in 4 ore poi lo riporto da Mediaworld scambiandolo con quel Madden 08 che mi faceva tanta gola e vediamo se posso dargli dentro Iasmina che nel frattempo sta già vendendo su ebay la mia collezione di fumetti e dichiara che le nozze saranno il 28 giugno e che arriveranno dei tizi.

spoiler alert 2: Dio Brando secca Kakyoin. Oooops!

Ma al negozio è già tutto cambiato: da mattina a pomeriggio un’orda di ragazzini ha già ripulito i vecchi giochi e ne ha portati nuovi, Madden è andato. Vecchio bastardo. Come fanno? Quando ci giocano? Se passano la metà del tempo con i MMORPG o a fare i doppi a FIFA, come diavolo riescono a dedicarsi tanto ad un single mode di Oblivion? Fermano il tempo come Dio Brando3? “Dio Brando!”, esclamo, ma non mi esce proprio “Brando”.

E insomma la morale è che i ragazzini di oggi non hanno la costanza e l’abnegazione per essere hardcore gamers.

Punto 3: Guardatemi nell’occhio:

Il pixel è fresco, compratelo pure.

Faccio una vita fondamentalmente sana e giuro che, finchè ho potuto, ho dedicato il mio tempo libero (fino a 6 ore al giorno) ai tattici della Atlus, sì anche quelli dove dovevi livellare sia i personaggi che le armi al 9999. Poi, un mese e mezzo dopo che ho comprato, chessò, Makai Kingdome c’ho 10-12 personaggi a livello 1300 e armi mediamente spaccaculo, vedo in rete che un capannello di videogiocatori pubblica guide esaustive con le loro 3 dozzine di PG e mostri catturati a lvl3000 e passa ciascuno che han già fatto il mazzo alle weapon pinguine e ti sbattono lì i loro walkthroughs (i camminattraverso, insomma) completi di tutto: ogni segreto, ogni personaggio nascosto, decine di migliaia di stage di potenziamento completati.

Se non ridi con i giochi Atlus sei scemo.

E io c’ho un curriculum eh, non sono un pivellino che non sa ottimizzare le battaglie. Con la calcolatrice faccio il rapido calcolo e questi dovevano giocare dalle 14 alle 18 ore al giorno, come minimo. Nessun umano non cinese prigioniero di un internet cafè potrebbe sostenere un ritmo simile e andare a scuola o al lavoro e rendere conto ai genitori, alla vita o a Dio senza sputtanare la console, tra l’altro, dopo due settimane.

La coetanea dei piccoli nerd che limonava in treno sarebbe d’accordo con me, son sicuro che abbia anche affrontato l’argomento col piglio provocatorio necessario nel tema in classe mensile; ma anche lo smilzo emo col motorino, che pure non sembrava saper collegare l’apertura di una porta al movimento della maniglia (cosa che il mio gatto è riuscito a fare in 6 mesi e ne ha rotte 2 di maniglie dopo aver raggiunto e passato il traguardo del quinto chilogrammo), credo che si sia fatto venire qualche sospetto:

solo un bot può dedicare 2/3 della giornata al videogiocare senza impazzire o venir ucciso dal Kevin Spacey di Seven.

Fine dell’esposizione.

E quindi io non tocco un videogioco da un mese e mezzo. Bagno le piante di Plants vs Zombies, ma sto pensando che la vita agricola non fa più per me. Einstein, un mio vicino di casa che mi ha installato W7, dice che la percezione del tempo è relativa, se ti diverti le ore passano più in fretta. Gli hardcore gamers e i ragazzini di oggi o non esistono o non sono umani. Perchè gli umani quando giocano si divertono.

  1. “l’altro ieri” è il corrispettivo temporale di “mio cugino” []
  2. visto che erano nerd? []
  3. ooops, spoiler alert! []

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