Gioca Giuè

Il blog di videogiuochi che non stavate aspettando altro

Ciao ragazzi come state? io molto bene, dopo il mio articolo sulla Lucasfilm e la Disney sono stato costretto ad auto-esiliarmi in Danimarca. è una pacchia. Sapete che è bellissima Copenhagen? ha quello spirito di città antica unita al moderno e di hipsteraggine nosense che guardate, in pratica è come come Bergamo alta ma con il mare. prima di partire con questo articolozzo vi sparo un pò di cose random sulla Danimarca così vi rompete i coglioni e non leggete l’articolo và.

  1.  Ci sono più Gamestop a Bergamo alta che a Copenhagen
  2. I Danesi sono rilassatissimi, perchè sono ricchi e non giocano ai videogiochi
  3. In danimarca fanno cose strane, tipo vanno a vedere cantieri di acquari in costruzione, mangiano alle 5 di sera, vanno a vedere all’ orto botanico una pianta a forma di cazzo che emette puzza di cadavere, mettono tutta la loro merda su un isola poi ci fanno delle case super moderne. MAH

Capito no? i Danesi, è quella gente che odia i videogiochi, ma nel frattempo hanno una software house che sviluppano giochi su assassini che assomigliano a Bisio Claudio quando va a fare la spesa o su una coppia di assassini schizzofrenici e trame da buddy movie, che poi non mi stupisco tanto se è stata acquista da un publisher che fa giochini pezzenti giapponesi con trame in cui non capisci un cazzo e pacchiano futuristici. Ma io ci sono stato nella loro software house, PER DAVVERO. GIURO.

Entrare lì dentro è stato un casino, un inferno, peggio che fare parte di Gioca Giuè, sapete come si diventa redattore di GG? in pratica prima mandi una lettera a Copons, lui ti riscrive a sto punto devi presentarti nel PALAZZO DELLA REDAZIONE, che è una torre sotterranea di 1000 metri ricoperta di pirania, pirania VIVI, devi scalare la torre al contrario dal millesimo piano, al pian terreno, entri in una finestra larga un metro che da su un corridio infestato da nani cosplayer incazzatissimi lasciati alla fame per una settimana pronti a mirare alle tue palle coi loro pugnetti, a questo punto, devi bussare all’ ufficio di Copons e compilare un test psicologico e fare l’elettroshock mentre il capo si mette a cantare sul ritmo del “corpo del reato” di “io sono un cane” il tuo primo articolo, poi te lo straccia davanti agli occhi, e ti dice “riscrivilo merda” mentre tu ti chiedi che ne è stata della tua dignità. dopo il primo articolo poi è tutto bellissimo eh. In quella software house in quel di Copenhagen invece ci sono entrato compilando un form. su internet. in inglese. un inglese pessimo. un inglese di bergamo alta.

Dunque dopo essermi organizzato con la gentilissima segretaria un mese prima di andare a visitare la software house con la scusa di provare il loro nuovo gioco in fase di test, ho preso la mia bicicletta e mi sono fatto tipo otto chilometri sotto la pioggia di GIUGNO, parcheggio in doppia fila la bici ed entro, ad accogliermi sull’entrata ci sta un cartonato in scala 1:1 dei due assassini mentecatti protagonisti di due giochi di questa software house (che d’ora in poi chiameremò SH, se no arriviamo a natale e il gioco di cui sto parlando finisco per comprarlo davvero), merda, già il primo infarto. Ma io sono temerario e arrivo alla rotondissima reception dove una brizzolata signora, che si rivelerà essere la stessa receptionist di un mese prima, mi riconosce subito e mi rifila un foglio da compilare tutto scritto in danese. Che a mesi di distanza lo rileggo e capisco solo il 10% di quello che c’è scritto.

Compilato il foglio sto nella sala d’aspetto a leggere euroman e fissare in trance trailer di videogiochi di ninja nani e assassini mentecatti a ripetizione, a sto punto, prima arriva un’altra receptionist, più giovane,magari la figlia della prima, che mi ritira il foglio e mi dice “tra un pò arriva un tizio di nome Lars che ti porta a fare un giro” poi passa un tizio giapponese che in perfetto danese saluta la receptionist anziana e si porta un computer fisso sotto il braccio.

Ma ecco Lars che arriva, mi descrive la SH illustrandomi i quattro videogiochi che hanno fatto e facendomi fare un tour di porte chiuse della compagnia, l’unica porta aperta è una sala di computer fissi in link con al centro su un tavolo caramelle, coca cola e caffè. Lars mi invita a sedermi a un computer, mi ingozza di bibite e caramelle a volontà fino a rincoglionirmi dopodichè mi svela l’arcano: egli non è uno sviluppatore di videogiochi, lui odia i nerd, odia kojima e compagnia bella, lui è un analista, gli piace vedere i nerd come me che stanno in fissa su un monitor per un’ora e poi come in una seduta psichiatrica mi fa domande psicologiche sul divertimento o se mi è piaciuto il gioco e cose così.

Parte il gioco, tutto su pc, ma con un controller dell’ xbox, che già lo sapevano loro, i danesi, che non ne ho manco per il cazzo a fare mouse e tastiera, perchè sono uno scordinato del dio, così scordinato, che a scuola, davanti a tutta la classe ho fatto la cavallina durante l’ora di ginnastica e quasi non mi sono autocastrato da solo, la classe rideva, pure la mia cotta del liceo, e io ero un grassone, sta gente ora però non ride più tanto, eheheh.

Ma dai Duckshotwon come il giuoco, comè la trama? e la grafica? CAZZO NE SO IO VI RISPONDO, sopratutto a livello di trama o di grafica, della trama non ci ho capito un cazzo perchè, visto che il gioco era in fase di test, era un misto di sketch board e grafica monca a casaccio, ma secondo me, a quanto ho capito e poi visto dai trailer, è di una tamarrata paurosa, la grafica era piena di bug, però pareva figa, anche realistica, la colonna sonora? boh, non ricordo se c’era. E IL GAMEPLAY FOTTUTO STRONZO DI UN NERD? COM’è IL GAMEPLAY? diamoci una calmata, il gameplay è figo, in pratica se ancora non lo sapete è un gioco di uccidere la gente in modo stealth e pelato, oppure fare una carneficina a voi la scelta, ma se si sceglie la prima via, a differenza dei giochi precedenti è una soddisfazione e goduria. Per prima cosa, per quel poco di grafica che c’era, la visuale non prende più dalla testa ai piedi il protagonista solamente, ma varia da questa inquadratura al mezzo busto tipo gears of war quando ti nascondi, per darti una visuale maggiore.Il nascondino con pedinamento dei cattivi e fatality finale è poi divertente e mai frustrante, nel livello che ho fatto ci stavano variati modi e vie per uccidere silenziosamente un tizio random e se proprio non c’è la fai ti viene in aiuto un pulsante che premi e tutto si trasforma in assassin’s creed, dove vedi sfuocato/gialloeblu e ti evidenzia percorsi e possibilità e punti dove ad esempio nascondere i cadaveri delle vittime, che poi non è così necessario e magari ai puristi e quelli che vogliono più realismo possono storcere naso e cazzo, ma ai dementi come me è un aiuto e magari rende meno frustrante un gioco dove devi aspettare più di cinque minuti nello stesso punto e muovere la manopola del controller pianopiano altrimenti i vicini ti rompono i coglioni sfondanti la porta di casa e chiedendoti di spegnere quella musica di merda che ascolti. Il tutto viene condito da un ritmo dell’ azione costante e ben costruito e un intelligenza artificiale dei nemici abbastanza realistica e verosimile, metteteci in coda pure dell’ umorismo black and dark che fa sganasciare i danesi come quando in una sezione del livello mentre sei sul cornicione di un palazzo una guardia dalla finestra parla col dottore al cellulare ringraziandolo che i risultati dell’ esame alla prostata sono andati bene e tu cosa fai? fai fare al povero cristo un salto nel vuoto. Io ho pensato, “ehi proprio come nella redazione di Gioca giuè!”

A fine sessione (un ora precisa, precisa, che poi i danesi si devono ingozzare di pane nero e cioccolato) Lars mi fa delle domande se mi è piaciuto il gioco, cosa vorrei, e di fregarmene dei bug e del fatto che il programma è crashato per ben due volte, perchè il gioco era in test, ma io non sono un beta tester. Visto che è buono mi lascia la mezza di coca cola e un bel coupon di 20 euro per la rinascente di Copenhagen, a me andava bene un portachiavi, alla fine quel coupon l’ho usato per comprare un portafoglio alla mia ragazza, visto che era il suo compleanno da lì a poco, non che a voi interessi però eh, ma se dite che sono un barbone e una merda vi vengo a prendere a bastonate.


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