Salve a tutti, vi ricordate di me? il vostro amico Ninja prezzolato in pensione? è da un botto di tempo che manco di scrivere per Gioca giuè. Sapete la figa e il lavoro. Prima di Natale volevo uscirne con un articolone su film e videogiochi, poi mi ero rotto il cazzo e non avevo idee, e ho lasciato due frasi scritte in bozza per il capo-Copons.
Così deluso da me stesso ho preso a giocare ai videogiochi a manetta. Quà dove vivo io posso affittare i videogiochi in biblioteca senza pagare. per ben due mesi. Una pacchia. Verso fine anno o giù di lì volevo scrivere un altro articolone su Halo 4. Tanto per rimanere sul pezzo. Niente anche lì non avevo la SBRIGA.
Un nulla di fatto. Ho solo continuato a giocare. Ho ripassato gioconi come Batman, Sonic, Far cry etc. etc. fino alle ultime settimane in cui ho recuperato Doom e i giochi della I.D. SOFTWARE. Vi ricordate della I.D. ? ne parlai tempo fa con un articolo particolarmente incazzato (positivamente) sul loro ultimo capolavoro: RAGE.
I loro giochi principali, di cui la summa è appunto RAGE, partono sempre su presupposti identici (più o meno). Mostri surreali, livelli labirintici, trama inesistente e pacchiana, sequenzialità dei livelli, cattiveria e un protagonista muto e sperculato dai suoi superiori. ah si, e sono tutti sparattutto in prima persona (o FPS).
Da questi Capolavori mi è saltato in mente: “HEY! SAI COSA SERVIREBBE A GIOCA GIUè? UNA BELLA RUBRICA DEDICATA A NOI UOMINI! MI SONO ROTTO IL CAZZO DI HIPSTERIMI E INDIE E PALETTE DI COLORI A MANETTA! QUI CI VUOLE ARIA FRESCA E TAMARRA!”
Ad inaugurare la rubrica abbiamo un classico degli sparatutto Horror: DOOM!
MA SOLO IL TERZO PERCHè IL PRIMO NON è COMPATIBILE SUL MIO PC.
Doom parla di un Marine muto che va su marte e da lì si aprono le porte dell’ inferno. Lui deve chiuderle uccidendo millemila mostri e zombie attraversando una ventina di livelli ben strutturati.
Questa è poi la trama di ogni Doom penso. e un pò anche di Half life penso.
Doom 3 nonostante ha i suoi anni addosso ancora convince nella grafica, un pò perchè tutto tende sullo scuro e non si capisce un cazzo, e un pò perchè il motore grafico convince comunque, insomma è invecchiato bene. A differenza di Wolfenstein, un gioco che consiglio a chi soffre di labirintite e mi sta sul cazzo (PARLO DI TE MARCO), le “mappe” di gioco sono rappresentate da poche camere e cunicoli stretti, questo alza il fattore ansia perchè può capitare ad ogni livello che ti sbuca dall’ oscurità uno zombie o chissà quale altro schifo, e tu sei lì a cercare l’arma (magari scarica) e cercare di ucciderlo in fretta.
Il gameplay è quello di un classico fps (anche perchè la I.D. Ha inventato gli FPS), si spara e ogni tanto si salta. quicksave a manetta. razioni e armi messe per terra a caso. Il fatto che sei solo, muto, senza trama o colonna sonora, contro l’inferno e non fai che sparare senza pensare a strategie, non solo fa di DOOM 3 un gioco divertente e mai noioso (E pure lungo se confrontato a un generico fps) ma alza i livelli ansiogeni a mille.
I VERI UOMINI, se si definiscono tali, devono lasciare perdere quelle cacate indie che la loro fidanzata o pitchfork ha incurcato a loro e mettere sul il disco di DOOM prima di andare a dormire. IL VERO UOMO FA QUESTO. LA DONNA GIOCA A FEZ.